Suoni, rumori e silenzio


Attività del 27/10/2023 – Disciplina principale: musica

Competenze trasversali: ascolto, comunicazione e collaborazione

Competenze digitali

Docente: Ornella Loi

In prima e seconda l’insegnamento della musica avviene tramite un approccio interdisciplinare e trasversale. Con l’attività che si andrà a descrivere in questo articolo si è dato avvio a un percorso, articolato in più fasi, volto all’esplorazione sonora, visiva e cinestesica, oltreché semantica, dei concetti fondamentali di suono, rumore e silenzio.

Dopo aver enunciato l’argomento alle classi, l’insegnante ha subito consegnato a ciascun alunno un Chromebook come supporto alla lezione nella quale non è stata l’insegnante a parlare, ma sono stati gli alunni che, nello svolgimento di alcuni esercizi strutturati sulla Jamboard, si sono confrontati per giungere a una comprensione e definizione dei concetti chiave.

Dopo l’introduzione all’argomento e alla modalità di svolgimento della lezione, ciascun alunno ha fatto accesso al proprio dispositivo e alla classroom nella quale era stato assegnato il compito. Ciascuno aveva una copia della stessa lavagna interattiva sulla quale lavorare individualmente, seguendo i tempi e le indicazioni fornite via via dall’insegnante nel modello proiettato sullo schermo a tutta la classe.

Nel primo esercizio gli alunni dovevano categorizzate le immagini presentate distinguendole in suoni o rumori. Al termine dell’esercizio svolto individualmente, erano poi chiamati a confrontarsi, con altri due compagni, per preparare una “risposta di gruppo” da presentare all’insegnante. Uno di loro, scelto dal gruppo, doveva condividere con la classe il lavoro svolto. Il secondo esercizio prevedeva l’ascolto di alcune tracce audio delle quali gli alunni dovevano individuare la fonte sonora e spuntare le immagini corrispondenti tra quelle presenti sulla Jamboard. Come il primo, anche questo esercizio prevedeva una fase individuale seguita da un confronto nel gruppo per concludere con una condivisione con l’insegnante e con l’intero gruppo classe.

Dal confronto, sono emerse le definizioni di suono e rumore, riferite alla sensazione di “fastidio” provocata dal rumore contrapposta al piacevole ascolto di uno strumento musicale. È stato però riconosciuto che anche uno strumento musicale può “dare fastidio”, se suonato troppo forte ad esempio, mentre può essere piacevole stare ad ascoltare la pioggia.

Questa prima tappa del nostro percorso si è conclusa con una filastrocca che diventerà il punto di partenza dell’attività successiva centrata sul silenzio.

In questa prima fase la mediazione tecnologica è stata fondamentale per offrire un vasto repertorio di immagini e suoni sulla base dei quali strutturare gli esercizi, ma anche per accrescere la motivazione e l’impegno degli alunni, e favorire la collaborazione. Gli alunni si sono confrontati sui contenuti richiesti ma anche sulle questioni tecniche. Aiutandosi reciprocamente hanno messo in pratica, spontaneamente, l’apprendimento tra pari.

Come si è affermato in apertura, l’educazione musicale nelle prime classi permette di sviluppare competenze trasversali. In questo caso sono state chiamate in campo le competenze per la comunicazione e la collaborazione, prima fra tutte l’ascolto, e le competenze digitali.


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